Zes unica, ammissibile il progetto con immobili oltre il 50%

Credito d’imposta per la Zes Unica, se un progetto prevede un valore degli immobili eccedente il 50% del progetto, la richiesta resta ammissibile.

L’agenzia delle Entrate chiarisce che, qualora il valore degli immobili superi il 50% dell’investimento complessivo, il progetto può comunque accedere al credito d’imposta Zes Unica. Lo fa con la risposta 183/2025, risolvendo un dubbio molto sentito tra gli operatori: la normativa parla infatti di un tetto massimo del 50% per il valore di terreni e fabbricati agevolabili, lasciando intendere che quella soglia potesse rappresentare un vincolo rigido all’intero progetto. Il chiarimento arriva a valle di un’istanza nella quale un contribuente rappresentava un investimento composto da macchinari e attrezzature per 270 mila euro e immobile strumentale per 600 mila euro. Il timore era che l’intero progetto potesse essere escluso, in quanto la componente immobiliare superava abbondantemente il limite del 50%.

L’Agenzia ha invece confermato l’ammissibilità del progetto, specificando quanto segue: «Il valore agevolato della componente immobiliare non può essere superiore a quello della componente non immobiliare». Di conseguenza, «la quota di costo immobiliare eccedente il 50% non può essere agevolata, ma non inficia l’ammissibilità dell’intero progetto». Nel caso esaminato, quindi, il progetto è considerato agevolabile per un valore complessivo di 540 mila euro, pari alla somma della componente non immobiliare (270 mila euro) e della quota agevolabile dell’investimento immobiliare (270 mila euro), cioè la metà dell’investimento totale ammesso. Questo valore viene ammesso a prescindere dalla circostanza che il valore del bene fosse di 600 mila euro.

Il principio: non più del 50%, ma solo ai fini dell’agevolazione

L’Agenzia ha ribadito che il limite del 50% posto dalla normativa (articolo 16, comma 2, del DL 124/2023 articolo 3, comma 5, del decreto attuativo) non rappresenta un vincolo sull’intero investimento, bensì una soglia oltre la quale la parte immobiliare non può beneficiare del credito d’imposta. Viene quindi confermata la possibilità di realizzare progetti in cui la componente immobiliare sia superiore, purché solo la quota entro il 50% del valore complessivo venga portata in agevolazione. Importante anche la precisazione su cosa rientra nella “componente immobiliare”: oltre al mero costo di acquisto, sono compresi anche i costi accessori (ad esempio, notarili) e le spese capitalizzate per interventi di ammodernamento o ampliamento, purché riferibili direttamente al cespite immobiliare.

Questo chiarimento, finalmente, fuga ogni dubbio sull’ammissibilità di determinati progetti.

Restiamo a disposizione per ogni possibile chiarimento.